Archivi categoria: Airshow

Royal International Air Tattoo 2013

Per ogni appassionato di aviazione ci sono dei luoghi o degli eventi che non si possono assolutamente perdere, delle Mecche da visitare almeno una volta nella vita.
Per un appassionato di aviazione militare, uno di questi posti è sicuramente la base aerea di Fairford, nel Gloucestershire, 150 km a ovest di Londra, che ogni anno ospita l’evento per eccellenza del calendario aeronautico: il Royal International Air Tattoo.
Organizzato per la prima volta nel 1971 come Air Tattoo, si impose subito come uno dei più importanti airshow al mondo. Diventato International Air Tattoo nel 1976 e infine, grazie alla benedizione di Her Majesty, Royal International Air Tattoo nel 1996, si tenne in varie basi prima di essere spostato definitivamente su Fairford nel 1985. Al giorno d’oggi è l’airshow più grande del mondo, ospitando centinaia di aerei ad ogni edizione.
La stessa base di Fairford è una delle più importanti nel Regno Unito: costruita nel 1944, in piena Seconda Guerra Mondiale, come base per i paracadutisti che si sarebbero lanciati sulla Normandia nel D-Day, è ampiamente usata dai reparti rischierati in Europa dall’USAF statunitense, che vi ha spesso rischierato i grossi B-52 Stratofortress, ed è una delle sole 3 basi al di fuori degli USA in grado di ospitare stabilmente i bombardieri stealth B-2 Spirit. Ma non solo: è stato l’aeroporto dove il Concorde ha eseguito i suoi voli di prova, è stata una delle basi di emergenza nel caso lo Space Shuttle avesse dovuto abortire una missione ed è stata spesso teatro di record di velocità per mezzi terrestri (Richard Hammond di Top Gear fece un brutto incidente con un dragster a reazione proprio a Fairford).

Eccomi quindi con un amico in volo da Malpensa a Gatwick per incontrare altri 2 spotter del Roma Spotters Club che saranno i nostri compagni di viaggio.

Ovviamente in Inghilterra non si può sperare in un bel tempo costante… Tutte le mattine il cielo è stato coperto, per poi aprirsi nel pomeriggio (ma sempre con ampia variabilità).
Il programma è stato lievemente diverso per i 2 giorni, quindi i display li metto un po’ in “ordine casuale” 😀
L’F-16 solista della Componente Aerea Belga:

Short Tucano T1 della Royal Air Force. Lo Short Tucano è una versione costruita su licenza in UK dell’addestratore brasiliano Embraer EMB-312 Tucano. Il pilota ha vinto la Steedman Display Sword per la migliore esibizione eseguita da un partecipante inglese.

Solita sorprendente esibizione acrobatica dell’Alenia C-27J Spartan del Reparto Sperimentale Volo dell’AMI, che vincerà l’As The Crow Flies Trophy per la miglior esibizione votata dai membri dell’associazione Friends of RIAT.

Un Westland Lynx del British Army esegue un’esibizione molto acrobatica per un elicottero. Il Lynx è detentore del record di velocità per elicotteri, strappato al nostro A109.

Un Boeing KC-767A del 14° Stormo dell’AMI simula un rifornimento in volo a un Typhoon inglese e a uno dell’RSV:

SAAB JAS 39 Gripen dell’Aeronautica Ungherese

Breitling Wingwalkers su biplani Stearman, nell’inusuale formazione completa di 4 aerei

Uno dei momenti più attesi dell’Air Tattoo… il volo dell’Avro Vulcan XH558, l’ultimo aereo di questo modello ancora in condizioni di volo (tra l’altro, XH558 è stato il primo esemplare della versione Vulcan B.2 ad essere prodotto). Il Vulcan è stato uno dei 3 “V Bomber” inglesi (gli altri erano l’Handley-Page Victor e il Vickers Valiant), ed è stato progettato negli anni ’50 per l’apocalisse nucleare che ai tempi si riteneva imminente, ma il suo unico impiego bellico sarà l’attacco al piccolo aeroporto di Port Stanley, nelle Isole Falklands/Malvinas, nella guerra del 1982 (questa missione, denominata “Black Buck”, ai tempi era stata la più lunga missione di volo bellica mai eseguita, con 16 ore di durata). Curiosità: il Vulcan è il protagonista del film “007 – Thunderball”.
XH558 ha ormai quasi esaurito le ore di vita della cellula, nel migliore dei casi (cioè se verranno raccolti abbastanza fondi per rifare i bordi d’attacco, dato che è gestito da privati e non dalla RAF) verrà messo a terra nel 2015, altrimenti è possibile che questo sia stato uno dei suoi ultimi voli.

Normalmente il Vulcan frenava con un parafreno, ma questo solleciterebbe troppo questa cellula ormai anziana: viene quindi eseguita una lunga frenata aerodinamica.

Decolla un Typhoon inglese del No 29 Squadron. Durante la sua esibizione di domenica ho visto una cosa sorprendente: un’anziana signora vicino a me ha lavorato continuamente a maglia per tutta la durata dell’esibizione, per poi addormentarsi. Con 2 postbruciatori in funzione vicino. Wow!
Inoltre il pilota ha vinto il Paul Bowen Trophy per la migilor esibizione solista con un jet.

Boeing B-17 Flying Fortress “Sally B”. Il B-17 è stato uno dei principali bombardieri statunitensi della Seconda Guerra Mondiale, estensivamente usato per i bombardamenti diurni sulle città tedesche.
Questo esemplare è stato usato per le riprese del film “Memphis Belle” del 1990 che racconta la storia dell’omonimo bombardiere, il cui equipaggio è stato il primo a completare un tour completo di 25 missioni, guadagnandosi il congedo (in occasione dell’ultima missione del “Memphis Belle” originale era già stato girato un film usato poi per propaganda).

Un altro momento molto atteso dell’airshow: il passaggio di un Airbus A380 di British Airways in formazione con la pattuglia acrobatica Red Arrows! Il giorno dopo i Reds hanno effettuato il passaggio in formazione con l’Airbus A400M, ma me lo sono perso dato che stavo visitando la statica.

Poi l’esibizione delle Red Arrows:

Typhoon dell’RSV dell’AMI:

Dimostrazione, sorprendentemente acrobatica visto il mezzo, di un Chinook della RAF. L’equipaggio ha vinto il Sir Douglas Bader Trophy per il miglior display solista.

NH-90 finlandese:

Passaggio basso di un’aerocisterna Lockheed L-1011 Tristar, una delle ultime occasioni per vederne uno dato che sta per essere ritirato dal servizio:

La Patrouille de France (presente solo di domenica) decolla, ma è costretta a interrompere lo show dopo poche figure per un problema all’aereo numero 2:

Consolidated Catalina, anfibio da pattugliamento marittimo della Seconda Guerra Mondiale estesamente utilizzato sia nel Pacifico (per monitorare gli spostamenti della flotta giapponese) sia sull’Atlantico (per individuare gli U-Boot tedeschi).

La Red Bull ha portato 2 aerei: un North American B-25 Mitchell e un Vought F4U Corsair.
Il B-25 è un bombardiere medio diventato famoso per il “Doolittle Raid”, il primo attacco sul suolo giapponese della Seconda Guerra Mondiale, per il quale questi bombardieri partirono eccezionalmente da delle portaerei (ricordate l’ultima parte del film “Pearl Harbour”?). I danni inflitti furono piuttosto limitati, ma diede una grande spinta al morale americano, molto basso in seguito all’attacco a Pearl Harbour.
L’F4U invece è stato uno dei migliori caccia imbarcati della Seconda Guerra Mondiale, reso famoso dal telefilm “Baa Baa Black Sheep” sulla vita dell’asso Gregory “Pappy” Boyington della US Navy.

L’aviazione dell’Estonia partecipava per la prima volta all’Air Tattoo. Normalmente, una nazione che partecipa per la prima volta si limita a mandare una delegazione di osservatori. Loro no: la piccola Aeronautica Estone ha inviato un addestratore Aero L-39 Albatros per un display (e un Antonov An-2 in statica):

Gloster Meteor. Il Meteor è stato il primo caccia a reazione degli Alleati della Seconda Guerra Mondiale, e il primo caccia a reazione a riportare una vittoria, seppur in modo “particolare”, quando un Meteor fece precipitare una bomba volante V-1… ribaltandola con l’ala!

Arriva l’atteso momento del Battle of Britain Memorial Flight, un gruppo di aerei storici mantenuti in condizioni di volo dalla stessa RAF. All’Air Tattoo partecipavano un Avro Lancaster, un Hawker Hurricane e un Supermarine Spitfire. Curiosità: tutti questi aerei sono propulsi dallo stesso motore, il Rolls-Royce Merlin.

Il Lancaster è stato il protagonista degli attacchi notturni sulle città tedesche, tra cui il discusso bombardamento incendiario di Dresda.

Quest’anno è caduto il 70° anniversario dell'”Operation Chastise”, l’attacco contro le dighe della Ruhr. Eseguito dai Lancaster del No 617 Squadron (che da allora è noto come “Dambusters”), prevedeva un volo a bassissima quota sui bacini idrici delle dighe (per mantenere con precisione una quota così bassa furono montati 2 riflettori sulla pancia dei bombardieri, in modo che proiettassero sull’acqua una sola luce quando volavano alla quota prestabilita) per poi lanciare la “bomba Wallis”, uno speciale ordigno che sarebbe rimbalzato sulla superficie dell’acqua per evitare le reti anti-siluri, e una volta a contatto della diga sarebbe rotolato fino sul fondo per poi scoppiare. Quest’azione ispirò numerosi film, non solo di aviazione: George Lucas si basò su quest’operazione per l’attacco alla Morte Nera in “Guerre Stellari”.
Per l’occasione, un Tornado dei Dambusters è stato ridipinto in una livrea celebrativa, e fatto volare in formazione con il Lancaster:

Esibizione del sabato (quindi da solo, senza Red Arrows) dell’Airbus A400M Atlas (e non più Grizzly 🙁 ), che riceve il Lockheed Martin Cannestra Trophy per il miglior display di un aereo non inglese.

Dassault Rafale francese:

PC-7 Team, una delle 2 pattuglie acrobatiche svizzere, che vince la King Hussein Memorial Sword per la miglior esibizione in assoluto.

A109 della Componente Aerea Belga

Pattuglia acrobatica giordana Royal Jordanian Falcons (i cui aerei non appartengono all’Aeronautica Reale Giordana, ma alla compagnia aerea Royal Jordanian Airlines)

Mikoyan-Gurevich MiG-29 Fulcrum polacco, special color dedicato a 2 assi polacchi caduti durante la Seconda Guerra Mondiale

Decollano i 2 solisti olandesi… l’Apache decolla per un’esibizione solista:

Poi si alza in volo l’F-16…

Ed eseguono qualche manovra in formazione sulle note di “Thunderstruck” degli AC-DC, prima che l’Apache atterri lasciando l’F-16 alla sua esibizione.

I display si concludono con le nostre Frecce Tricolori.

Qualche scatto dal giorno delle partenze… Il lunedì, quando tutti gli aerei presenti ripartono per le rispettive basi, è ancora possibile entrare nella base per riprendere i decolli (seppur solo in prossimità delle testate pista, a meno di non essere un Friend of RIAT). Purtroppo un inaspettato cambiamento nella direzione del vento inverte la pista in uso, rendendo le foto dei decolli impossibili a causa del calore.

Lockheed Constellation della Breitling, l’unico che si è degnato di fare un giro campo:

Westland Sea King SAR, dello stesso Squadron in cui ha servito il principe William:

Altro Sea King, ma della Marina Tedesca

Fate partire la “Cavalcata delle Valchirie” di Wagner… questo è un Bell 205/UH-1 Huey, dello stesso modello di quelli usati per la famosa scena di “Apocalypse Now” (e dal quale sono stati derivati i Bell 212 e 412).

Ad accompagnare lo Huey, un elicottero da attacco leggero OH-6 Cayuse

Per concludere, qualche “figurina” dall’enorme (2 miglia!!!) mostra statica.

Aerocisterna Vickers VC-10, che verrà ritirata dal servizio a settembre. 1 ora di coda per poter salire in cockpit!

Faccia a faccia con un’aerocisterna KDC-10 olandese

AWACS (aereo radar) greco su base Embraer ERJ-145

Sempre su base ERJ-145, un aereo da ricognizione elettronica R-99B dell’Aeronautica Brasiliana

Impressionante line-up di Typhoon… 2 italiani e 5 inglesi!

Antonov An-26 ungherese

Tornado della Luftwaffe tedesca, con una livrea speciale per il Tiger Meet 2013. Questo aereo ha vinto il “concours d’elegance” per la miglior livrea votata dai Friends of RIAT

Boeing C-17 Globemaster inglese

Il piccolo Folland Gnat, aereo usato in precedenza dalle Red Arrows e… protagonista del film comico “Hot Shots”!

C-130 Hercules giordano, special color dedicato alla città di Petra, la “città rosa”

British Aerospace Jetstream per il progetto ASTRAEA per un aereo di linea UAV. Per dimostrare la possibilità del progetto, ha volato per quasi 1000 km all’interno dello spazio aereo inglese radiocomandato da terra

BAC Jet Provost con la livrea della South Arabian Federation Air Force, l’aeronautica yemenita sotto la protezione inglese che volava prima dell’effettiva nascita dello stato del Yemen

Pattugliatore marittimo Airtech CN235 degli Irish Air Corps

Pattugliatore marittimo Lockheed P-3 Orion del Marineflieger (aviazione di marina) tedesco, special livery per i 100 anni del Marineflieger

Anche il Westland Sea Lynx della Marina Tedesca aveva una livrea speciale per il 100° anniversario

Aerocisterna Airbus A310 della Luftwaffe

Pattugliatore marittimo PZL M-28 (versione costruita su licenza in Polonia dell’Antonov An-28) della Marina Polacca

Antonov An-2 dell’Aeronautica Estone

Uno degli ultimi English Electric Canberra volanti, un bombardiere leggero della Guerra Fredda. Questo è nella variante da ricognizione PR.9, caratterizzata dal cockpit disasssato

Dassault Mirage F1 francese, unico membro della famiglia Mirage ad avere una configurazione “convenzionale” con piani di coda “normali”, con una livrea speciale per commemorare i 100 anni della specialità di ricognizione

Un F-16 olandese con la dea greca della caccia Diana (simbolo molto comune tra i reparti di caccia) dipinta sulla coda

Interessante è la storia di questo elicottero Westland Lynx, un veterano della Guerra delle Falklands del 1982. Era imbarcato a bordo della fregata HMS Broadsword, quando il 25 maggio 1982 la nave fu attaccata da degli A-4 Skyhawk argentini. Una delle bombe sganciate dagli A-4 rimbalzò sul ponte di volo, danneggiando gravemente l’elicottero per poi finire in acqua ed esplodere senza causare ulteriori danni (sorte peggiore ebbe il cacciatorpediniere HMS Coventry, che navigava insieme al Broadsword, colpito e affondato da 3 bombe). I resti dell’elicottero furono trasportati da un Sea King a bordo della portacontainer Atlantic Causeway, trasformata in “portaelicotteri d’emergenza” per la guerra (come la sorella Atlantic Conveyor, affondata da due missili Exocet lanciati da dei Super Etandard lo stesso giorno dell’affondamento del Coventry).
L’elicottero fu poi riparato ed utilizzato dalla pattuglia acrobatica Black Cats della Fleet Air Arm.