Ogni anno sull’Aviosuperficie Francesco Baracca, a Nervesa della Battaglia (TV), sul Piave, si tiene un raduno per commemorare l’anniversario della morte di Francesco Baracca, che operava appunto da questa aviosuperficie.
Ma andiamo con ordine: chi era Francesco Baracca?
Nato a Lugo di Romagna nel 1888, Francesco Baracca si arruolò in cavalleria, per poi trasferirsi nel 1912 in Francia per prendere il brevetto di volo. Diventò quindi uno dei primissimi aviatori militari italiani. Nel 1915 tornò in Italia per servire in guerra, e nel 1916 riuscì ad abbattere il primo aereo, prima vittoria per un aviatore italiano. Nei 2 anni seguenti ne abbattè altri 33, diventando quindi l’Asso italiano con il maggior numero di vittorie di tutti i tempi (rimase imbattuto anche durante la Seconda Guerra Mondiale).
Grande amico di Gabriele d’Annunzio, era noto per i suoi comportamenti cavallereschi. “Io miro agli aerei, non ai piloti” amava dire, e dopo ogni vittoria era solito atterrare nei pressi dei resti degli aerei abbattuti per sincerarsi delle condizioni dei piloti sconfitti.
Nel giugno del 1918, l’Esercito Austro-Ungarico lanciò una grande offensiva per attraversare il Piave (battaglia che divenne poi nota come “Battaglia del Solstizio”). Il 19 giugno 1918 Baracca partì con 2 gregari dall’aviosuperficie di Nervesa per mitragliare le linee nemiche, ma fu colpito e precipitò, rimanendo ucciso. Il suo corpo e il suo aereo furono trovati 4 giorni più tardi.
Nel 1936, nel luogo dove si schiantò il suo aereo, fu eretto un monumento in suo onore, con una dedica del suo amico d’Annunzio.
Torniamo però all’airshow, organizzato dal costruttore di repliche di aerei storici Giancarlo Zanardo sull’aviosuperficie di Nervesa della Battaglia, dove ha sede la Fondazione Jonathan.
All’ingresso, un monumento per ricordare i caduti durante la Battaglia del Solstizio:
L’airshow era anche la tappa finale del 3° Biplano Raid, organizzato dal Biplano Club Italia. Numerosi infatti i biplani presenti:
Presenti anche un po’ di aerei appartenenti all’Historic Aircraft Group (HAG), che però riserva le chicche per il raduno nazionale che si terrà questo sabato a Padova.
Ovviamente, i motori radiali la fanno da padrone:
E soprattutto, è presente uno stupendo Beech 17 Staggerwing, che in passato ha effettuato un giro del mondo:
Gli aerei decollavano e atteravano in continuazione per andare a sorvolare il monumento di Baracca.
Questo è un Macchi MB.308, primo aereo costruito in Italia dopo la guerra, e ai tempi usato per girare il cinegiornale “La settimana Incom”. Ora appartiene al presidente dell’HAG.
In formazione con un Aeronca 65:
Manovrare a terra un aereo con carrello triciclo posteriore richiede tutta l’attenzione.
La replica volante del Fokker Dr.I usato dal barone Manfred Albrecht Freiherr von Richtofen, il “Barone Rosso”, e noto per essere… l’acerrimo nemico di Snoopy!
Slepcev Storch, replica di un Fieseler Fi.156 Storch, famoso per le capacità di decollo e atterraggio cortissimi, tanto che, mentre gli altri avevano appena ruotato davanti a me, questo era già bello alto!
Dato che si parlava già di Snoopy… la sua cuccia diventava un Sopwith Camel, ma in questo caso si deve arrangiare.
Anche il Presidente del Biplano Club Italia era presente col suo aereo, un biplano ultraleggero Fisher Celebrity:
Arriva il momento dei biplani Boeing Stearman, su cui prenderanno le ali molti dei piloti militari statunitensi della Seconda Guerra Mondiale, e che per qualche minuto faranno rivevere l’atmosfera dei circhi volanti degli anni ’20 e ’30 (il “barnstorming”).
Nel frattempo, girando per uno degli hangar, noto una replica di un P-51 Mustang in costruzione, e davanti un piccolo elicottero di cui ignoravo qualsiasi cosa, a parte il cartello con scritto “Elicottero monoposto Scorpion”:
Cercando su internet scopro che si tratta di un Rotorway Scorpion I, un elicottero autocostruito di cui rimangono pochissimi esemplari. Addirittura esistono così poche foto da non “esistere” sui 2 più famosi siti di fotografia aeronautica!
Tornando all’airshow, questo motoaliante Diamond Super Dimona ha fatto un’esibizione decisamente spettacolare, con manovre piuttosto tirate:
Segue poi la pattuglia acrobatica Blue Voltige su motoalianti Fournier (piccola curiosità: Renè Fournier, progettista di questi aerei, era liutaio e non ingegnere. Avrò sbagliato qualcosa?)
L’aviosuperficie era aperta al traffico normale, e atterreranno autogiri…
…e deltamotori:
Chissà chi sarà il padre di quest’aereo…
Uno Sky Arrow che accompagnava i Blue Voltige:
Il cockpit di un biplano ultraleggero Wolf, usato dalla pattuglia acrobatica Boredom Fighters: