Stamattina il Comitato Idroscalo di Desenzano del Garda ha ufficialmente presentato al pubblico la replica in scala reale dell’idrocorsa Macchi M.C.72.
L’M.C.72 era un idrocorsa progettato da Mario Castoldi per partecipare all’edizione del 1931 della leggendaria Coppa Schneider, la competizione per idrovolanti organizzata per la prima volta nel 1913 e diventata famosa negli Anni ’20 e ’30, e a cui si deve buona parte del progresso tecnologico aeronautico di quegli anni.
L’aereo era propulso da un motore Fiat AS.6, composto di fatto da 2 motori posti in tandem, che azionava una coppia di eliche coassiali controrotanti. Il motore produceva un’enorme quantità di calore, che doveva essere dissipata con radiatori distribuiti sui galleggianti, sulle ali e su parte della fusoliera.
Sfortunatamente lo sviluppo dell’aereo incontrò numerosi problemi, e 2 incidenti mortali costarono la vita ai piloti collaudatori Giovanni Monti e Stanislao Bellini. L’aereo non fu pronto in tempo per la competizione, che venne definitivamente vinta dal Regno Unito con il Supermarine S.6B.
L’idrovolante fu comunque usato dal Reparto Alta Velocità di Desenzano del Garda per infrangere il record assoluto di velocità, cosa che avvenne ai comandi del Maresciallo Francesco Agello il 23 ottobre 1934, con una velocità di 709,209 km/h. L’M.C.72 rimase l’aereo più veloce mai costruito fino al 1939, quando il record fu infranto dal tedesco Heinkel He 100. Visto comunque il calo di interesse verso gli idrovolanti (a cui ormai venivano preferiti gli aerei terrestri), non ci furono più tentativi di record con questa categoria di aerei, e l’M.C.72 detiene tuttora il record di velocità per idrovolanti con motore a pistoni (il record assoluto per idrovolanti appartiene all’idrocaccia a reazione Convair F2Y Sea Dart, unico idrovolante supersonico mai costruito e rimasto allo stadio di prototipo).
L’industria aeronautica italiana non riuscì a trasferire le conoscenze ottenute con l’M.C.72 ad aerei prodotti in serie, e la Regia Aeronautica entrò in guerra con aeroplani in gran parte obsoleti (come i biplani Fiat C.R.42).
Gli inglesi usarono il vincitore Supermarine S.6B come base per sviluppare lo Spitfire e il motore Rolls-Royce Merlin.
L’aereo originale con cui Agello infranse il record è oggi conservato al Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle. Questa replica verrà invece esposta in mostra statica all’airshow del Centenario a Pratica di Mare il 17 e 18 giugno.
La replica è dotata di motori elettrici per far girare le eliche.
Nell’Idroscalo è conservata anche una replica in scala reale di un Ansaldo SVA 5, bombardiere e ricognitore della Grande Guerra famoso per il Volo su Vienna organizzato da Gabriele d’Annunzio il 9 agosto 1918.
Ovviamente nell’idroscalo sono conservati anche numerosi memorabilia dell’epoca della Coppa Schneider.
Motore Fiat A.20