Finalmente!
Dopo un rinvio di un anno a causa della pandemia di COVID-19, il 18 e 19 settembre (con uno spotter day il 17 settembre) si è tenuto l’airshow per il 60° anniversario della Pattuglia Acrobatica Nazionale Frecce Tricolori nella loro “casa” a Rivolto, vicino a Udine.
La situazione pandemica ancora irrisolta ha impedito un accesso senza restrizioni al pubblico, limitato questa volta a poche migliaia di persone, previa prenotazione online, ognuna col proprio posto a sedere distanziato dagli altri.
Come da tradizione, l’airshow si è aperto col passaggio della bandiera, trasportata da un AgustaWestland HH-139A del 15° Stormo di Cervia.
Le prime ad esibirsi sono state le pattuglie acrobatiche straniere. Purtroppo, poche settimane prima si è registrata la defezione delle Red Arrows inglesi, mentre all’ultimo momento hanno rinunciato anche i Red Devils belgi e i Krila Oluge – Wings of Storm croati.
Pattuglia acrobatica polacca Orlik Team, a bordo di aerei da addestramento turboelica PZL-130TC-2 Turbo Orlik (“Aquilotto”). L’Orlik Team finora è stata la pattuglia “secondaria” polacca, e diventerà quella “principale” dall’anno prossimo, quando verrà sciolto il Team Iskry a causa del pensionamento dei loro anziani jet PZL TS-11 Iskra.
Pattuglia acrobatica finlandese Midnight Hawks a bordo di aerei da addestramento British Aerospace Hawk 51. Il nome “curioso” deriva dal loro airshow principale, il Midnight Sun Airshow dell’Accademia dell’Ilmavoimat (l’Aeronautica Finlandese). Tradizionalmente, i Midnight Hawks sono gli ultimi ad esibirsi, sotto la luce del sole di mezzanotte, da cui il nome.
Pattuglia acrobatica spagnola Patrulla Aguila a bordo di anziani aerei da addestramento CASA C-101EB Aviojet, ormai sulla via del pensionamento per essere sostituiti dagli svizzeri Pilatus PC-21.
Patrouille Suisse a bordo di Northrop F-5E Tiger II, unici aerei supersonici usati da una pattuglia acrobatica europea, anche loro ormai sulla via del pensionamento.
Conclusa la parte delle pattuglie acrobatiche straniere, inizia la parte “italiana” dell’airshow, che si apre con la Formazione Legend, formazione mista con molti degli aerei da addestramento usati dall’Aeronautica Militare Italiana dopo la Seconda Guerra Mondiale.
La formazione era guidata da un SIAI-Marchetti S.208M del 60° Stormo di Guidonia con una livrea speciale per commemorare i 100 anni del raid Roma-Tokyo compiuto da Arturo Ferrarin nel 1920.
Seguivano un North American T-6G Texan privato (foto scattata in occasione dell’Historical Aircraft Group FlyParty 2015)…
…un Fiat G.46 privato (foto scattata in occasione dell’Historical Aircraft Group FlyParty 2016)…
…un SIAI-Marchetti SF.260AM privato ex-AMI (foto scattata in occasione dell’Historical Aircraft Group FlyParty 2012)…
…gli Aermacchi MB.326E e MB.326K del museo volante Volafenice…
Il recentemente restaurato MB.326K è una rara variante monoposto da attacco al suolo dell’MB.326
…un Aermacchi T-346A del 61° Stormo di Lecce-Galatina…
…un Aermacchi MB.339CD del 61° Stormo di Lecce-Galatina, la “versione attuale” con strumenti digitali e predisposizione per il rifornimento in volo…
…e per finire un Aermacchi MB.339A del 61° Stormo di Lecce-Galatina, la “vecchia versione” con strumenti analogici e senza sonda per rifornimento in volo (versione simile a quella usata dalla PAN, che ha come unica differenza l’impianto fumogeno).
Assente rispetto alla Formazione Legend del 2015 questo bellissimo Fiat G.59, il cui proprietario e pilota ha purtroppo spiccato l’ultimo volo nel 2020 (foto scattata all’AeroParma Airshow 2013).
Rientrati gli aerei della formazione, decollano su scramble 2 Eurofighter Typhoon del 51° Stormo di Istrana per simulare una Slow Mover Interception contro un elicottero HH-139A.
Atterra un Airbus VC-319A del 31° Stormo di Ciampino con a bordo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Arriva il momento del Reparto Sperimentale Volo, che apre con l’Alenia C-27J Spartan.
Aermacchi T-346A
E per finire l’Eurofighter Typhoon
Inizia la dimostrazione tattica, purtroppo in gran parte controluce, che vede i Fucilieri dell’Aria impegnati in un’operazione di recupero personale con il supporto di numerosi aerei.
Decolla l’aerocisterna Boeing KC-767A del 14° Stormo di Pratica di Mare
Un Lockheed F-35B Lightning II del 32° Stormo di Amendola neutralizza una posizione SAM.
Elicotteri AgustaWestland HH-101A CAESAR del 9° Stormo
Concluso il recupero, il Lockheed F-35B Lightning II si mette in hovering davanti al pubblico, essendo la versione a decollo corto e atterraggio verticale.
Formazione finale dei mezzi ad ala fissa che hanno partecipato alla dimostrazione tattica:
- Boeing KC-767A
- Eurofighter Typhoon (simulazione rifornimento)
- Aermacchi AMX (simulazione rifornimento)
- Panavia Tornado IDS
- Lockheed F-35B Lightning II
- Aereo radar Gulfstream G550 CAEW (Conformal Airborne Early Warning)
- Lockheed C-130J Hercules
- Alenia C-27J Spartan
Arriva il momento delle festeggiate!
Il Tenente Colonnello Gaetano Farina, Pony 0 (ovvero comandante delle Frecce Tricolori) osserva il decollo della formazione. Sullo sfondo il suo aereo, che per l’occasione porta il logo dell’evento sulla coda.
Anche gli altri aerei della pattuglia hanno le code dipinte con le livree delle pattuglie acrobatiche che hanno preceduto le Frecce Tricolori, disegnate dal designer di livree Mirco Pecorari di Aircraft Studio Design.
Le pattuglie di cui ricreano le livree sono:
- Cavallino Rampante del 4° Stormo, attiva dal 1950 al 1952 con il de Havilland DH.100 Vampire e dal 1956 al 1957 con il North American F-86E Sabre
- Getti Tonanti (inizialmente nota come Guizzo) del 5° Stormo, attiva dal 1953 al 1955 con il Republic F-84G Thunderjet (da cui il nome della pattuglia) e dal 1959 al 1960 con il Republic F-84F Thunderstreak
- Tigri Bianche del 51° Stormo, attiva dal 1953 al 1956 con il Republic F-84G Thunderjet
- Diavoli Rossi del 6° Stormo, attiva dal 1957 al 1959 con il Republic F-84F Thunderstreak
- Lanceri Neri del 2° Stormo, attiva dal 1957 al 1959 con Canadair Sabre Mk.4
Il ritorno al parcheggio conclude l’airshow.
Off-topic “terrestre”: per l’occasione, Horacio Pagani ha prodotto una versione speciale della Huayra denominata Pagani Huayra Tricolore, prodotta in soli 3 esemplari dedicati a Pony 0 (comandante), Pony 1 (capoformazione) e Pony 10 (solista).
Prezzo: circa 6’000’000 €.
Una l’ho presa per andare a lavoro.
L’altra l’ho presa per andare dal panettiere.
La terza volevo prenderla per andare al supermercato, purtroppo ho rinunciato perché non ci stanno le borse della spesa.
Ha fatto un giro lungo la pista di rullaggio, e poi a tutta velocità sulla pista. Ecco, ammetto che pensavo facesse molto più rumore, cosa che mi ha lasciato un po’ “deluso”.
Concludo con un giro in mostra statica.
Gulfstream G550 CAEW (purtroppo la mattina era nuvoloso, e la sera con il sole era controluce)
Eurofighter Typhoon
Mock-up di un drone General Atomics MQ-1C Predator
Panavia Tornado ECR
Aermacchi AMX
Aermacchi T-346A
Aermacchi MB.339CD
SIAI-Marchetti SF.260EA
AgustaWestland HH-139B
Breda-Nardi NH-500E
AgustaWestland HH-101A CAESAR
Lockheed F-35A Lightning II