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60° Anniversario Patrouille de France

Il 25 e 26 maggio la Patrouille de France ha festeggiato il proprio 60° anniversario nella propria “casa” a Salon-de-Provence.

La Base Aerienne 701, dove è basata la Patrouille, ospita l’École de l’Air.

Fino all’ultimo si era temuto che le esibizioni in volo venissero annullate per il forte vento, ma non è stata certo questa lieve brezzolina a fermare i piloti:

Le esibizioni della mattina erano quasi completamente controluce, solo queste si salvano:
Dimostrazione tattica dell’elicottero d’assalto Eurocopter EC-725 Caracal. In questa foto sta sbarcando soldati tramite un'”inserzione fast-rope”, un metodo sviluppato dagli inglesi durante la Guerra delle Falklands per sbarcare rapidamente soldati dove un elicottero non potesse atterrare.

Dopo lo sbarco, i soldati si riattaccano all’elicottero per un passaggio… particolare.

Infine si sganciano e ritornano sul loro mezzo.

Dietro di noi intanto decollano un aereo per ciascuna di ogni pattuglia acrobatica “maggiore” presente per un passaggio tutti in formazione. Purtroppo controluce, accontentatevi dei passaggi pre-atterraggio.
I capiformazione di Red Arrows, Frecce Tricolori e Patrouille de France (sembra l’incipit di molte barzellette “C’erano un francese, un inglese e un italiano”):

Capiformazione del polacco Team Iskry e della Patrouille Suisse in formazione con la camera ship della Patrouille de France, che filmava il passaggio:

È dunque l’ora dell’esibizione degli inglesi delle Red Arrows, con 9 aerei da addestramento British Aerospace Hawk T1A. A mio avviso la migliore delle pattuglie presenti.

Tocca quindi alla pattuglia acrobatica belga, i Red Devils, a bordo del capolavoro di Stelio Frati, il SIAI-Marchetti SF.260:

Infine, per chiudere la mattinata, un Fouga Magister.

Arriva finalmente il pomeriggio, e la display line va in favore di luce.
Ad aprire le danze, un aliante della scuola di volo.

E finalmente i pezzi grossi… il duo Ramex Delta con Mirage 2000N!

Un airshow senza postbruciatori non è degno di essere vissuto.

È il turno della pattuglia acrobatica polacca, il Team Iskry, dotato di 7 addestratori PZL TS-11 Iskra (ma ne userà solo 4), l’aereo più anziano ancora in servizio in Polonia.

Arriva la spagnola Patrulla Aguila, con 7 CASA C-101 Aviojet.

Arriva il momento dell’esibizione solista dell’F-16 belga:

Intermezzo più calmo con una coppia di Extra 300 dell’Equipe de Voltige de l’Armèe de l’Air, che si cimenta in un balletto aereo a suon di musica:

Un passaggio del primo aereo militare di Airbus, l’A400M Grizzly. Notare la superficie aerodinamica aperta sulla fusoliera in prossimità della fine della carenatura del carrello: è un diruttore usato per “disturbare” il flusso d’aria in modo da permettere ai paracadutisti di lanciarsi dal portello laterale.

Il momento della Patrouille Suisse con 6 Northrop F-5 Tiger II, ormai sulla via del pensionamento.
Questa formazione è chiamata Toblerone a causa della forma triangolare. No, non sto scherzando…

Una normale pattuglia acrobatica disegna la bandiera nazionale con i fumi.
Non gli svizzeri.
Loro formano il + della bandiera con gli aerei stessi!

Ecco quindi i nostri… le Frecce Tricolori.

La figura del lomçevak. L’MB.339 è l’unico aereo a reazione in grado di eseguirla.

L’ultima esibizione solista della giornata… il Dassault Rafale.

Giunge quindi la fine dell’airshow, con i padroni di casa.

Per finire la (piuttosto ridotta) mostra statica, dove purtroppo gli aerei erano molto vicini tra loro e con le transenne molto ravvicinate e fastidiose.
Un Dassault Rafale, il più recente aereo da combattimento francese, destinato a sostituire i Mirage 2000, pariclasse dell’Eurofighter Typhoon ma che, a differenza di questo, è stato sviluppato anche in una versione navale per l’impiego da portaerei dotate di catapulte e ganci d’arresto (al momento solo la Charles de Gaulle):

Segue un Dassault Mirage 2000C, versione monoposto da caccia della fortunata famiglia Mirage della Dassault, composta quasi esclusivamente da aerei con ala a delta e le cui radici risalgono al Mirage III della fine degli anni ’50.

Mirage 2000N, versione biposto dell’aereo di cui sopra, originariamente pensato per l’attacco nucleare.

La mostra di Mirage termina col Mirage F1, unico aereo a configurazione convenzionale (ala + piani di coda) della famiglia Mirage, ormai sulla via del ritiro dal servizio operativo.

Questo è un Fouga Magister (di cui i francesi si vantano sia il primo addestratore con motore a getto mai costruito, in realtà il primato va all’olandese Fokker S.14), un aereo da addestramento simile al nostro Aermacchi MB.326 e usato dalla Patrouille de France dal 1964 al 1981. Analogamente alla controparte italiana, è possibile vedere molti aerei di questo tipo ritirati dal servizio “impalati” sulle rotonde…
Sullo sfondo un DC-3 in livrea Air France, infotografabile per la ressa così come un aereo da trasporto Nord Noratlas, caratterizzato dal doppio trave di coda.